domenica 4 maggio 2014

Solanacee: cosa sarebbe la cucina senza di loro?




Pensando alla cucina medioevale ante-scoperta delle Americhe, mi viene una tristezza...niente pomodoro!! Niente patate, peperoni, melanzane...per non parlare dei tutto resto: niente cioccolato, vaniglia, caffè, mais, zucche, fagioli (a parte quelli dell'occhio). E niente zucchero, solo miele. Le solanacee sono diventate in poco tempo la base dell'alimentazione europea, pensate solo all'importanza delle patate per i popoli nordici. A parte le patate, che sono tuberi (ovvero fusti modificati a diventare riserve di zuccheri per la pianta durante il periodo invernale), di solito delle solanacee consumiamo i frutti: i pomodori ad esempio sono bacche. Tutte le solanacee contengono solanine, un gruppo di alcaloidi tossici che è presenti in diverse quantità nelle varie parti della pianta e che la aiutano a proteggersi dalle attenzioni degli insetti, funghi e batteri: dei veri e propri antiparassitari naturali. 

Secondo uno studio del 2006 del World Journal of Gastroenterology, una volta ingerite, le solanine interagiscono con le membrane mitocondriali delle nostre cellule, riuscendo ad aprire i canali che lasciano fuoriuscire il potasssio. In questo modo il potenziale della membrana si abbassa ed aumenta l'ingresso di calcio all'interno della cellula. Troppo calcio all'interno delle cellule del nostro corpo può causare uno sbilanciamento elettrolitico che le può danneggiare seriamente. Le solanine agiscono dunque come blande neurotossine e se assunte in maniera incontrollata tramite l'alimentazione possono avere effetti deleteri sulla salute. I sintomi possono essere infiammazioni e dolori articolari, artriti, accumuli di calcio nelle articolazioni, crampi, diarrea, vomito, dolori addominali, disturbi gastrointestinali, mal di testa, vertigini, confusione mentale, insonnia, e problemi alla tiroide. Eccessi di solanine nella dieta possono anche contribuire all'insorgenza di osteoporosi, sindrome del colon irritabile, appendicite, depressione ed emicranie, oltre che problemi ai nascituri (come la spina bifida) se l'intossicazione avviene durante la gravidanza. Certo ognuno di noi è differente dall'altro e alcune persone più sensibili alle solanine di altre. A me è capitato con le patate e come al solito sono molto sensibile...sapevo che non si devono mangiare le patate verdi e germogliate, ma ero convinta che bastasse eliminare i germogli e la parte verde per poterle consumare...tra l'altro i germogli delle patte in questione erano nati al buio, ed erano voletti, nessuna traccia di clorofilla. Ho avuto mal di pancia e senso di nausea per tre giorni, e verso la fine del secondo ho iniziato a pensare alle patate germogliate...e sapete perchè? per l'odore dell'urina. Era un odore strano, che avevo già sentito una volta...quando ho realizzato che era l'odore che assume la pipì dopo una crostata alla marmellata di pomodori verdi...un concentrato di solanina fatto in casa. Naturalmente mi sono immolata sull'altare della scienza per darvi questa preziosa informazione, era tutto calcolato. 
Rimedi? Non ne conosco, non ne ho trovati. Aspettare che le sostanze tossiche lascino il nostro corpo, bevendo molta acqua e ascoltando cosa ci chiede (il nostro corpo). A me ha chiesto di essere meno stupida, di digiunare una giornata e di mangiare della mozzarella. 
Sono stata meglio, chissà, il latte avrà fatto in qualche modo da tampone al problema, se fossi una scienziata ci scriverei un articolo scientifico... 
la mozzarella e le solanacee: caprese o parmigiana? 
Consigli? Usate il buon senso. Mangiate pomodori, melanzane e peperoni ben maturi, così le solanine sono meno concentrate, in abbondanza anche, ma solo nella stagione estiva, quando è il loro periodo. Vi disintossicherete durante l'inverno evitando gli stessi coltivati in serra e pagati a peso d'oro. Cucinare senza utilizzare tutti i giorni il pomodoro è possibile. 
Buon appetito!

Un bell'articolo per approfondire l'argomento solanine lo trovate qui

Bibliografia
-"World Journal of Gastroenterology"; Effect of Solanine on the Membrane Potential of Mitochondria in HepG2 Cells and [Ca2] in the Cells; G. --Shi-Yong, et al.; June 2006
-"Proceedings of the Royal Society of Medicine"; Potatoes and Spina Bifida; J. Renwick, et al.; May 1974


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